domenica 30 ottobre 2011

I gemelli giocano già nell’utero

Pare che i gemelli incomincino a socializzare già durante la gravidanza, giocando fra di loro nell’utero. Almeno questo è quello che afferma il professor Umberto Castiello del Dipartimento di Psicologia generale dell’Universita’ di Padova . Lo studio e’ stato condotto in collaborazione con il Centro di scienze cognitive dell’Universita’ di Torino, l’Istituto pediatrico Burlo Garolfo di Trieste e il Dipartimento di neuroscienze dell’Universita’ di Parma.
Lo studio è stato effettuato su 5 coppie di gemelli, grazie anche alla nuova tecnica dell’ecografia 4D e i risultati sarebbero promettenti. Ciò ha permesso di vedere come fra la quattordicesima e la diciottesima settimana i feti paiono muoversi molto, soprattutto andando uno verso l’altro.
”Lo sviluppo cosi’ precoce della socialita’ – dichiara Castiello – potrebbe diventare, in futuro, un elemento da prendere in considerazione nella valutazione dello sviluppo di un feto: uno sviluppo cerebrale anomalo potrebbe infatti manifestarsi anche attraverso una riduzione di questo istinto”.
Lo studio ha messo anche in luce come i gemelli già poche ore dopo la nascita siano predisposti a socializzare di più con le persone, imitando la mimica facciale degli adulti. Nascerà anche già in utero la rivalità fra gemelli?

fonte
haisentito.it/

venerdì 28 ottobre 2011

Un decalogo per le donne che programmano la gravidanza

Lo hanno stilato i pediatri italiani: non bere, non fumare, dieta mediterranea e acido folico tutti i giorni


MILANO - Sei donne italiane su dieci programmano la gravidanza. Otto su dieci fra le "programmatrici" restano incinte entro un anno dalla decisione. «Questa percentuale dovrebbe essere più alta e avvicinarsi a quella dell’Olanda dove quasi il 90% delle donne affrontano con consapevolezza i tentativi di concepimento», afferma Pierpaolo Mastroiacovo, coordinatore del centro internazionale difetti congeniti e prematurità.IL DECALOGO - Uno degli esperti che hanno lavorato al primo decalogo di riferimento per le donne che scelgono di avere un figlio consapevolmente e intendono mettere in atto una serie di precauzioni perché nasca sano e per non rischiare, loro stesse, problemi legati ad una maternità improvvisata. Il pacchetto di regole, che si basano sull’attenta revisione della letteratura scientifica, è stato realizzato con il Ministero della Salute. Verrà presentato al congresso dell’Associazione Culturale Pediatri in programma a Roma dal 13 al 15 ottobre. Titolo Il cerchio della vita, dai primi giorni allo sviluppo della sessualità. Al primo posto del decalogo compare la "programmazione della gravidanza". Secondo Mastroiacovo «il concepimento non deve essere affidato al caso. Uno studio inglese ha dimostrato ad esempio che osservando comportamenti corretti si riduce il rischio di laparotoschisi, o labbro leporino, nel nascituro». Indicazioni banali solo in apparenza. Nella pratica non vengono mai proposte globalmente alla donna che vuole affrontare un percorso riproduttivo. Alcuni sembrano consigli della nonna. Invece sono alla base di una strategia di prevenzione che evita dolori psicologici e problemi di salute. Il progetto si chiama Pensiamoci prima. E’ ormai dimostrato che i cosiddetti esiti avversi possono essere tagliati anche fino al 50-70% con facili accortezze da parte delle coppie con desiderio di avere un figlio.
NON BERE ALCOL - Tra le regole il divieto per la mamma di bere alcol: <Non ha fondamento il principio della modica quantità – dice Mastroiacovo - Il consumo di alcol deve essere pari a zero e lo stesso vale per il fumo». Molta importanza viene attribuita alla dieta. Si è visto che i bambini nati da donne che in gravidanza hanno mangiato cibi tipici dell’alimentazione anglosassone (ricca di grassi) hanno maggiori handicap rispetto ai coetanei che sono stati cullati nel grembo di mamme attente a rispettare gli schemi dei nostri nonni (dieta imperniata su consumo di carboidrati, proteine in giusta quantità, molta frutta e verdura, condimenti crudi). Ecco il decalogo pre gravidanza completo. Le complicanze che subentrano nel corso dei 9 mesi di dolce attesa sono sempre più frequenti anche a causa dell’aumento dell’età delle donne che scelgono di incamminarsi tardivamente lungo la strada della maternità.
1)      programmare la gravidanza
2)      prendere 0,4 mg di acido folico al giorno (per prevenire la spina bifida)
3)      Dieta mediterranea
4)      Peso corporeo adeguato (no magrezza e sovrappeso)
5)      No bevande alcoliche fumo e droga
6)      Attenzione a farmaci contenenti determinate sostanze chimiche
7)      Seguire regole igieniche semplici per prevenire malattie infettive ed eventualmente vaccinarsi
8)      Test per malattie sessualmente trasmesse (Aids, clamidia, sifilide)
9)      Riferire al medico l’esito di eventuali gravidanze precedenti
10)   Comunicare la presenza in famiglia di malattie genetiche

Brindisi, nascono gemelle ma il «Perrino» è pieno neonata trasferita a Bari

Parto gemellare, giorni fa, all’ospedale “Perrino” di Brindisi, con la venuta al mondo di due splendide bambine. Sin qui, tutto nella norma (di eventi simili ne capitano quotidianamente), se non fosse però che, subito dopo la nascita, le due gemelline sono state subite divise: una è rimasta al’ospedale “Perrino” di Brindisi, l’altra è stata trasferita al Policlinico di Bari. Il motivo? Non c’era spazio per tutte e due!!! In un periodo di tagli... spropositati, capita - purtroppo - anche questo. E pazienza se poi i genitori sono costretti a barcamenarsi da una parte all’altra, percorrendo decine e decine di chilometri al giorno (anche più volte in ventiquattrore), pur di alternarsi nella cura di una figlia, senza trascurare l’altra. Il discorso vale soprattutto per la madre delle gemelline che, dovendo allattare entrambe le figliolette, ha incontrato (e sta incontrando ancora) serie difficoltà e tanto stress e fatica nel doversi spostare ogni giorno tra Brindisi e Bari. Non è certo roba da poco, specie se si considera che la nascita delle gemelline è avvenuta sabato 15 ottobre e che, forse solo nella mattinata di oggi (ma non è ancora certo), le due gemelline si ricongiungeranno con mamma e papà nella loro casa a Brindisi. 
E, quindi, dopo ben 9 giorni di vera e propria odissea. Il loro, peraltro, non è un caso isolato: la donna, infatti, ha sottolineato che al Policlinico di Bari c’è anche una giovane donna di Lecce che ha dovuto partorire giocoforza a Bari (e, quindi, a 150 chilometri di distanza) perchè nel capoluogo salentino (così come a Brindisi) non c’era neppure un posto in ospedale. Con questo, non vogliamo certo gettare la croce addosso all’ospedale “Perrino” di Brindisi, nè tantomeno ai due reparti di Ostetricia e Neonatologia che non hanno alcuna colpa se non dispongono di posti-letto sufficienti a far fronte ad eventuali periodi “prolifici” (come, evidentemente, quello in corso) dal punto di vista delle nascite. Ogni responsabilità, al contrario, va addebitata al piano di riordino predisposto dalla Regione Puglia al fine di recuperare i “debiti” accumulati per il mancato rispetto del “patto di stabilità”. I tagli, in altre parole, operati dal Governo centrale e periferico nel settore della sanità non solo impediscono che possano incrementarsi i posti-letto negli ospedali regionali (almeno, in quelli che sono... sopravissuti), ma addirittura portano ad un loro impoverimento. E, a prescindere se i tagli stessi siano giusti e legittimi o meno, fa davvero male dover vedere una giovane famiglia affrontare simili sacrifici (che, per carità, per i figli si fanno anche volentieri) per tanti giorni consecutivi. 

fonte la gazzetta del mezzogiorno

lunedì 24 ottobre 2011

Mamme questo post e per voi....

Sto creando video per rispondere alle vostre domande...se avete delle domande da farmi scrivetele pure in un commento e io vi risponderò con i video o se urgente sotto il vostro commento...ora sta a voi farmi domande e ricordate sono un'assistente infantile e anche una zia..
bacioni Simona

NON SVEGLIARE IL BIMBO PER ALLATTARE

Non è necessario che il bambino mangi ad intervalli molto regolari,i bambini possono mangiare ogni 2 ore,ma anche ogni 4 ore. Ogni bimbo e diverso da un altro,aspetta sempre un suo segnale. Se riposa molto serenamente non svegliarlo, se lo svegli magari potrebbe diventare nervoso e piangere. Il bambino e un po come te, può avere giorni in cui vorrebbe mangiare in continuazione e giorni in cui mangia poco. Stai tranquilla che quando avrà fame te l'ho farà capire da solo.


Consigli dalle mamme per le future mamme


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Ho fatto una domanda  sulle mie pagine facebook una domanda:"Se una futura mamma ti chiedesse un consiglio sulla dolce attesa quale consiglio gli daresti...ecco le risposte delle mamme: 

  • Mah!!!! di godersela e di non ascoltare le esperienze delle altre mamme sul parto, perché ogniuno di noi é diversa...... Io mi ero fatta raccontare i loro parti e ti posso dire che già due mesi prima del parto ero terrorizzata..... Quindi vivitela fino in fondo perché é solo la tua esperienza... BELLISSIMA
  •  che non tutte siamo uguali che ogni donna è diversa, che quando arriva il momento del termine di non aspettare all'ultimo momento andare in ospedale e di farsi valere con i medici perché non vengano più commessi errori x incompetenza dei medici come è successo a me!
  • che e' un'esperienza bella e da fare
  • Io direi che è un' esperienza unica sentire il proprio bambino muoversi dentro di te ,vedere il corpo cabiare giorno dopo giorno, l'unico neo che ho avuto io sono i sbalzi di umore un momento ridi, un secondo dopo piangi ,che devo dire di più ....... vorrei avere un altro bambino......godetevi il pancione e ascoltatelo
  • Vado sul pratico perchè ne ho visti gli effetti: ascoltare tanta musica (evitando il rock e simili) e fare meditazione e rilassamento. 
  • può sembrare una frase fatta ma la gravidanza è davvero l'esperienza più bella in assoluto... al momento ke la si vive magari non ci si rende conto della sua importanza, vuoi xkè ci sono le nausee, vuoi per il mal di schiena, vuoi per i noiosi e ripetuti controlli dal ginecologo e la conseguente ansia ke ne deriva, vuoi per un sacco di altri piccoli fastidi legati al cambiamento e alla crescita del bambino e per i dolori legati al travaglio e al parto... Diciamocelo pure, la gravidanza non è una passeggiata...ma proprio in quel giorno... quello in cui stringiamo il nostro bambino tra le braccia... ci dimentichiamo di tutto in un lampo e poi... magari mesi dopo... ripensandoci... abbiamo anke nostalgia del pancione, delle nausee e di tutto il resto e sorridendo tra noi... non vediamo l'ora di ripetere l'esperienza!!!
  • ogni gravidanza e'diversa da altre nn mi sento dare consigli ma di vivere normalmente nn e'una malattia essere gravide ma di godere quei momenti giorno x giorno sono indimenticabili qualunque sia la condizione sociale !!!
  •  non si possono fare vaccinii in gravidanza
  •  di godersela momento per momento senza concentrarci troppo su fatica e acciacchi ma viversi questo viaggio meraviglioso..
  •  ke è una cosa meravigliosa di godersi ogni minimo giorno mese xkè è una cosa meravigliosa sentire i suoi calci i suoi movimenti e una cosa unica ke solo una donna può provare e vivere al meglio

mercoledì 13 luglio 2011

Ciuccio ecco come scegliere quello giusto

PictureEcco alcuni consigli qui di seguito per scegliere il ciuccio adatto al bambino.

La tettarella

  1. A ciliegia tra le preferite dei bebè,la sua forma tonda e morbida si avvicina di più a quella del capezzolo materno;
  2. A goccia piatta e sottile,si adatta bene al palato del bambino;
  3. Anatomica e schiacciata,segue le naturali caratteristiche del palato del bambino.


Il materiale
  1. Caucciù e una gomma naturale ed elastica, che tende a deteriorarsi a causa delle frequenti sterilizzazioni;
  2. Silicone è un materiale di silicio, un sostanza atossica. Poichè può deformarsi con il tempo e l'uso continuo,è indicato soprattutto prima della dentizione.
La mascherina
  1. Morbida è adatta per la nanna,perchè non da fastidio;
  2. Rigida è colorata,resistente e dotata di fori di aerazione

Parto: la valigia per l'ospedale

PictureIl periodo migliore per preparare la 
valigia e intorno alla 32 settimana,in genere l'ospedale dove si va a partorire ti darà un 
elenco di cio che ti servirà
PER LA MAMMA
• 2 camicie da notte aperte davanti (per allattare) 
• 1 vestaglia di cotone 
• 1 reggiseno apposito per allattare 
• Slip post-parto usa e getta 
• Assorbenti post-parto (in genere li fornisce l’ospedale, ma conviene portarne qualcuno) 
• 1 guaina post-parto 
• Coppette assorbilatte 
• Paracapezzoli (se ne hai bisogno) 
• Calzini pesanti (molte donne avvertono freddo ai piedi durante il travaglio
• Ciabatte comode 
• 1 detergente intimo a pH 3,5 
• Caramelle (utili durante il travaglio) 
• Olio o essenze per massaggi (se li gradisci) 
• 1 asciugamano (consigliato). 

PER IL BEBE’ 
• Pannolini prima misura (in genere li fornisce l’ospedale, ma conviene portarne qualcuno di scorta) 
• Kit per il cambio del pannolino: detergente, crema protettiva e salviette umidificate (anche in questo caso solitamente viene tutto fornito dal reparto maternità, ma è utile portarli in caso non fossero disponibili) 
• 1 copertina di lana o cotone secondo la stagione 
• 4 cambi completi (body intimo, tutina, calzini) 
• 1 federina per cuscino 
• 1 cambio pesante per uscire dall’ospedale 
• 2 ciucciotti prima misura 
• 1 asciugamano (consigliato). 

Ecografia Morfologica

PictureE' esame che serve a riconoscere le patologie della gravidanza iniziale, misurare il feto per avere la data presunta del parto ed identificare, se esistono, malformazioni fetali.
E' uno degli esami piu IMPORTANTI durante la gravidanza e viene eseguita tra la 20° e 22 ° settimana di gestazione, quando è possibile visualizzare in maniera attendibile la morfologia di tutte le strutture fetali sia interne che esterne ecograficamente esplorabili ed in particolare modo studia la morfologia del Cranio, Colonna, Encefalo, Cuore, Volto, Torace, Stomaco, Milza, Vescica e gli Arti.
L'esame si esegue appoggiando una sonda sull'addome della futura madre e le immagini sono subito visibili e personalmente devo dire molto commoventi, una straordinaria emozione irripetibile.
Nel caso dopo questa ecografia morfologica venisse evidenziato qualche patologia importante, si ricorre subito alle indagini relative alla diagnosi prenatale come l'AMNIOCENTESI.

martedì 14 giugno 2011

L'alimentazione in gravidanza!!


Mantenere una alimentazione sana durante la gravidanza è essenziale per la buona salute della mamma e del bambino.

Molti alimenti vanno evitati, altri vanno consumati con cautela, altri ancora vanno cotti in maniera particolare.

Vediamo quindi alcuni piccoli accorgimenti suquanto e come consumare i cibi che fanno bene in gravidanza.

  • Latte: è molto importante in gravidanza, per il suo contenuto proteico, di sali minerali (magnesio, calcio e fosforo) e vitamine (A, B e D). Contribuisce inoltre alla buona formazione delle ossa del bambino. Bisogna fare sempre attenzione a non consumare però latte non pastorizzato o formaggi a base di latte non pastorizzato. L’ideale è consumare circa 5 bicchieri di latte al giorno, che però possono essere sostituiti con yogurt e formaggi. Si può quindi bere una tazza di latte la mattina, poi fare uno spuntino di yogurt con muesli durante il pomeriggio e a cena circa 100 gr di formaggio, preferendo quelli poco stagionati e con poco sale. Ideali, ad esempio, sono la scamorza e il parmigiano, che possono essere consumati in modo gustoso in una insalatina con rucola e limone, per assumere così anche il prezioso ferro contenuto nella rucola.

  • Carne: è sempre bene fare molta attenzione al consumo di carne in gravidanza. Insaccati, salumi e carni poco cotte possono infatti aumentare il rischio di contagio da toxoplasmosi, una malattia parassitaria che si può contrarre attraverso carni poco cotte o contaminate. Ma non si può eliminare completamente dalla dieta di una gestante. Per questo è consigliabile soprattutto carne magra o sgrassata, almeno 4 o 6 volte alla settimana, e ben cotta. Ideale è la carne di cavallo, per il suo contenuto di ferro: una gustosa fettina di cavallo può essere cotta con dell’olio d’oliva e del radicchio e accompagnata da una insalata con lattuga e cetrioli. Evitate gli insaccati, specialmente quelli ricchi di sale, e limitateli a una volta alla settimana scegliendo quelli più magri come il prosciutto cotto o la bresaola.
  • Pesce: se siete amanti della cucina Giapponese, dimenticatevi per nove mesi di Sushi, Sashimi e Surimi. Il pesce crudo e quello affumicato aumentano infatti il rischio di contagi. Preferite quindi il pesce fresco e ben cotto a quelli affumicati, crudi, molluschi o inscatolati, e consumatene 150/200 g (anche di più se lo preferite alla carne) e almeno 3 volte alla settimana. Potete provare un filetto di merluzzo (o di platessa) cotto con prezzemolo e patate, in una padella con un pò d’acqua, olio e aglio, oppure potete aggiungere qualche pomodorino fresco e qualche oliva per un sapore più mediterraneo.
  • Uova: le uova nell’alimentazione sono importantissime, ancor di più lo sono in gravidanza, per il contenuto di proteine di ottima qualità. E’ consigliabile consumarle nelle forme più digeribili (ad esempio in camicia).
  • Frutta e verdura: pulita o sbucciata con cura, può essere consumata più volte al giorno. Variate nelle tipologie e cercate di preferire frutta e verdura di stagione. Una bella insalata estiva con lattuga, cetrioli, pomodori, mais e formaggio magro può risultare gustosa e appagante. Preparatevi anche macedonie di frutta da consumare quando avete attacchi improvvisi di fame: sazia, apporta molti nutrienti e poche calorie.
  • Legumi: da non sottovalutare. Per chi non mangia carne, i legumi aiutano ad integrare la dieta di ferro e uniti ai cereali costituiscono un’ottima fonte di proteine. In inverno si possono consumare le zuppe di legumi e cereali, oppure paste brodose con lenticchie e crostini di pane.
  • Grassi e olii: non devono mancare nella dieta. L’olio extravergine di oliva può essere consumato giornalmente per condire o cucinare, e in alternativa può essere sostituito da olii di semi. Anche il burro, in quantità limitata e mai fritto, è utile per il contenuto di vitamina A e B.

giovedì 26 maggio 2011

Ecco 4 rimedi per combattere il mal di schiena



  1. Fatti fare un bel massaggio alla schiena con un olio per i bimbi. 
  2. Quando sei sdraiata metti una borsa dell'acqua calda sulla zona colpita dal dolore. 
  3. Usa i muscoli delle gambe,se devi raccogliere qualcosa accovacciati senza fare sforzi sulla schiena.Evita di sollevare oggetti pesanti. 
  4. Dormi sdraiata di fianco,magari con un cuscino tra le gambe.


giovedì 19 maggio 2011

Mangiagalli, un parto straordinario due gemelli a un mese di distanza


Mangiagalli, un parto straordinario due gemelli a un mese di distanzaEntrambi prematuri, i neonati sono in terapia alla clinica milanese: stanno bene e pesano più di un chilo e mezzo. Si tratta del primo caso registrato in città e del terzo in tutta Italia.

È il primo caso nella storia della Mangiagalli. Sono nati due gemelli ma a distanza di un mese esatto uno dall’altro. Il primo, Gregorio, il più impaziente di nascere, ha visto la luce il 18 marzo e il secondo, Leonardo, è nato il 18 aprile. Entrambi prematuri, sono ricoverati in patologia neonatale e stanno bene. Questa storia scientificamente rilevante ma allo stesso tempo tenera e bizzarra, riguarda una mamma comasca, Nadia Rizzi, 41 anni, una negoziante di Ponte Lambro.

Questa gravidanza l’ha più che desiderata e si atteneva scrupolosamente alle indicazioni del medico per partorire i due gemelli nel migliore dei modi. Ma Gregorio ha avuto fretta di nascere. Alla 24esima settimana già premeva per uscire dal grembo materno. E, così, come tutti i casi complicati di gravidanza gemellare, mamma Nadia è stata portata d’urgenza in Mangiagalli. Il suo era un parto prematuro e dunque ad alto rischio. Ma l’équipe guidata dal primario di Ostetricia, Luigi Fedele, con Fabio Mosca, il responsabile della patologia neonatale, e i medici Gabriele Rossi, Manuela Wally Ossola e Barbara Acaia, hanno adottato una soluzione capace di tenere in vita i due piccoli. «Con grandissima cautela e la massima attenzione abbiamo tagliato il cordone ombelicale del primo, per fare in modo che l’altro continuasse a crescere nella pancia della mamma — spiega Manuela Wally Ossola — l’intervento è riuscito e Leonardo, il gemello, è nato, alla 28esima settimana di gestazione, esattamente un mese dopo, il 18 aprile. Anche lui prematuro».
Gregorio, che al momento della nascita pesava solo 650 grammi e aveva, fra l’altro, una insufficienza respiratoria, adesso è arrivato a 1 chilo e 520 grammi e respira bene, mentre Leonardo, il fratello gemello, che pesava 1 chilo e 80 grammi alla nascita, adesso è di 1 chilo e 535 grammi. «Come tutti i piccoli prematuri, sono seguiti 24 ore su 24 — spiega il professor Fabio Mosca, il neonatologo — la mamma viene in ospedale tutti i giorni». Per ora però non si parla di dimissioni. Se va bene i due gemelli con date di nascita così diverse potranno andare a casa a luglioagosto. Di casi analoghi a questi, non se ne contano molti al mondo. Gli annali della medicina segnalano storie di gemelli partoriti in date diverse, a New Orleans nel 1995, a Edimburgo nel 2000. In Italia si conta un caso nel 2009 e nello stesso anno altri due gemelli sono venuti al mondo con date diverse nel Michigan.
Ora la casistica si allunga con la vicenda che ha coinvolto la Mangiagalli, la clinica milanese considerata il tempio dell’ostetricia e mamma Nadia che, con il marito Cristian, imprenditore edile, non vede l’ora di portare a casa i suoi piccoli. Per ora li vede crescere e li coccola nelle culle termiche della patologia neonatale, dove passa molte ore della giornata e dove, quando era ancora incinta del suo secondo gemello, si prendeva cura del primo, tenendo in grembo l’altro. Per la classica foto di gruppo, con marito e figli gemelli, Nadia dovrà attendere che arrivi l’estate. Ma per lei, e per i medici, questa è una storia davvero straordinaria.


martedì 10 maggio 2011

Contrazioni di Braxton-Hicks

Le contrazioni di Braxton Hicks sono contrazioni uterine che compaiono durante la gravidanza e favoriscono la circolazione uterina. Prendono il nome dal medico che per primo, nel 1872, le identificò e descrisse: John Braxton Hicks.
Le contrazioni di Braxton Hicks consistono in indurimenti isolati e non ritmici della muscolatura uterina del tutto fisiologici e che, al contrario delle contrazioni che avvengono durante il travaglio, non sempre dolorosi o solo raramente lo sono e non modificano la cervice. Le contrazioni possono essere di entità così lieve che a volta non vengono avvertite dalle gestanti.
Le variabili che permettono alla contrazione di essere avverita dalla donna sono numerose e possono dipendere dalla costituzione della donna, dal suo peso e dalla sua soglia del dolore. Possono essere avvertite in corrispondenza della crescita del feto o più frequentemente da un suo movimento repentino, possono comparire spontaneamente con il fine di ravvivare la circolazione uterina.La presenza di una vescica piena può gravare sull'utero innescando le contrazioni.

lunedì 25 aprile 2011

Sala Travaglio

Per le future MAMME: Ecco un dettagliato decalogo su cosa è bene sapere sull'Ospedale dove andranno a partorire.
Durante il Corso Preparto, molte donne visitano la struttura Ospedaliera per avere una idea su cosa troverà al momento del PARTO.
Di solito nel Reparto Ostetricia di tutti gli Ospedali c'e un settore riservato alle malattie della gravidanza e un altro separato dal primo che comprende la sala travaglio, la sala parto e  la nursery o nido.
La SALA TRAVAGLIO è collegata con la sala parto, quindi in genere è separata dal resto del reparto per mezzo di porte a vetri ad accesso riservato. Prima di questa barriera c'e una zona dove i parenti possono aspettare la nascita del bimbo. In alcuni Ospedali la sala travaglio può fungere anche da sala parto.
L'arredo di una sala travaglio è simile a quello delle solite stanze d'ospedale: il letto, il comodino, le sedie e un armadio. Le apparecchiature per il monitoraggio sono su rotelle e vagono spostate da un letto all'altro. Ci sono poi dei lettini su rotelle che servono al trasporto delle donne che non possono camminare. Annessi alla sala travaglio ci sono il bagno e spesso una stanzetta dove vengono praticate la depilazione e il cristere. Se è permessa l'assistenza alla partoriente, i parenti 1 0 2 persone al massimo possono stare vicino al letto.

Sopravvissuta la neonata più prematura del mondo

Parto prematuroÈ avvenuto in Germania lo scorso novembre il parto più prematuro del mondo, che ha avuto come protagonista la piccola Frieda, nata a 21 settimane di gravidanza e attualmente in buona salute, pronta a lasciare finalmente la clinica per tornare a casa con i genitori.
Si tratta di un evento straordinario, considerando che la neonata alla nascita pesava solo 460 grammi per 28 centimetri di lunghezza. Secondo il quotidiano Bild, che ha diffuso la notizia, l’evento rappresenta un record per quanto riguarda i bambini sopravvissuti ai parti prematuri.
Oggi la bimba ha raggiunto un peso ottimale che le consentirà, a breve, di essere dimessa dall’ospedale. Con tre chili e mezzo, infatti, la neonata pesa più o meno come un bambino nato regolarmente al termine di una gravidanza senza complicazioni.
“Si tratta di un miracolo, perché un bambino nato prima del 22esima settimana di gravidanza non ha nessuna possibilità di sopravvivere a causa dello sviluppo insufficiente dei polmoni, cuore e cervello. Frieda è stato accudita in un ambiente completamente sterile, sotto assistenza respiratoria e nutrita attraverso un cordone ombelicale artificiale”.
In gergo prettamente medico, questo caso rientra nei parti prematuri definiti estremi, vale a dire avvenuti prima delle ventiquattro settimane di gestazione. La piccola Frieda aveva anche un fratello gemello, Kilian, che tuttavia è sopravvissuto solo pochissimi giorni dopo il parto.

fonte diredonna.it

Monitoraggio cardiotocografico

 E' un esame effettuato tramite il cardiotocografo che con sonde a ultrasuoni appoggiate sull'addome della futura mamma,rivela il battito cardiaco del nascituro e al tempo stesso l'intensità delle contrazioni uterine.E anche capace di rivelare un'eventuale sofferenza fetale.

sabato 23 aprile 2011

Capoparto

Le lochiazioni (le perdite post parto con cui l'utero si liberadel rivestimento interno creatosi durante la gravidanza) non vanno confuse con le mestruazioni. Il primo ciclo mestruale che si verifica dopo il parto è detto “capoparto” e compare dopo un periodo di tempo molto variabile da donna a donna. Può infatti avvenire subito dopo la lochiazione o ritardare di mesi dopo il parto. Il capoparto, rispetto a un ciclo “normale”, potrebbe essere più abbondante e durare qualche giorno in più del solito (8-10 giorni).
Se la neomamma allatta al seno, a causa degli alti livelli di prolattina in circolo nel sangue, le mestruazioni possono arrivare anche al termine del periodo dell’allattamento, esserci più o meno tutti i mesi o comparire saltuariamente. Tutte queste possibilità entrano nella norma e non devono preoccupare la neomamma.
Il ritorno del ciclo mestruale non controindica l'allattamento al seno anche se è stato osservato che, in coincidenza con la ripresa del flusso, si verifica una momentanea riduzione della produzione di latte. Durante questi giorni, a causa della presenza nel latte materno di ormoni femminili, può capitare che, talvolta, il lattante si alimenti meno volentieri e possono determinarsi, in modo occasionale e transitorio, disturbi digestivi, evacuazioni più frequenti e meno consistenti, irritabilità e lievi eruzioni cutanee, tutti motivi non sufficienti, tuttavia, per abbandonare l'allattamento materno. E' falso invece il convincimento comune che con le mestruazioni il latte cambi notevolmente di sapore: è possibile invece che, a causa di un'aumentata concentrazione di sodio, cloro e altri costituenti del sangue, il latte materno assuma un sapore lievemente più salato.
Attenzione! L'allattamento non va mai considerato come metodo anticoncezionale. Nonostante l’ormone prolattina sia molto elevato (e quindi dovrebbe bloccare l’ovulazione) è possibile l’instaurarsi di una gravidanza durante il periodo dell’allattamento (anche se non fossero ancora comparse le mestruazioni). Pertanto è assolutamente consigliato l’uso di un metodo anticoncezionale in caso di rapporti sessuali.

Contrazioni Braxton Hicks

Queste contrazioni prendono il nome dal ginecologo che le ha scoperte,e nn sono altro che le contrazioni preparatorie che accompagnano la donna dal terzo trimestre in poi sino al parto,diciamo che sono delle mini contrazioni indotte dal feto stesso che si muove bruscamente,oppure quando la vescica e' piena,o quando in genere si ci affatica molto! La differenza tra queste e quelle del travaglio e' che le braxton nn durano nel tempo,al massimo qualche ora..quelle del travaglio invece,una volta avviate,portano nella maggior parte dei casi al parto e inoltre si intensificano di dolore..le braxton invece restano stabili sia come intensita' che come durata,inoltre quelle del travaglio sono regolari e cadenzate nel tempo,le braxton invece nn si presentano con ritmi precisi e sono altalenanti come durata,molte future mamme si accorgono di averle e invece altre no,questo puo' dipendere dalla futura mamma e dalla sua corporatura...se una futura mamma è piu' in carne,fatichera' ad accorgersi di averle,inoltre,chi ha una tensione muscolare piu' elastica,,non nota addirittura nessun irrigidimento.

Rottura delle acque

PictureIl parto sta per avere inizio quando si manifestano contrazioni ravvicinate e regolari; perdita del tappo mucoso e rottura del sacco e la perdita delle acque, il bambino nasca immediatamente; a volte il travaglio inizia senza che ci sia avvenuto e spesso è lostetrica a dover rompere il sacco manualmente. Ecco cosa pu verificarsi quando si perdono le acque.

UNA PROTEZIONE NATURALE
Durante i nove mesi di gestazione, il liquido amniotico ha protetto tuo figlio dalle aggressività esterne. Grazie al liquido amniotico, composto da cellule provenienti dal feto, lanugine, vernice caseosa (lo strato di grasso che ricopre la pelle del piccolo) e acqua, il bebè ha potuto mantenere una temperatura costante ed era protetto. La membrana che contiene le acque è una specie di sacco semitrasparente, sottile, nel quale si trovano il bambino e il liquido amniotico e che finirà per rompersi prima del parto.

QUANDO SI PERDONO LE ACQUE DI SOLITO?
Allinterno dellutero, il bimbo è completamente circondato da membrane, ed è proprio quando queste si rompono, con conseguente fuoriuscita del liquido amniotico, che si pu dire che si sono perse le acque.
Quando arriva il momento del parto, il bimbo sotto la forte spinta delle contrazioni, con la sua testolina spinge contro il collo dellutero, provocando la rottura del sacco, già teso a causa dellaumento della pressione interna al sacco stesso.
Di solito questo avviene al termine della gravidanza, proprio durante il travaglio, quando sopraggiungono le tipiche contrazioni del parto (non quelle di Braxton-Hicks, che caratterizzano la prima fase del travaglio).
Se la rottura delle acque avviene prima del travaglio, si parlerà di rottura intempestiva delle membrane e dovrai recarti comunque in ospedale, dove i medici valuteranno se è il caso di procedere con un parto indotto, oppure fare in modo di prolungare la gravidanza, se lepoca gestazionale è davvero molto precoce.
Lo sviluppo del bimbo, infatti, potrebbe non essere ancora completo, e quindi potrebbe essere opportuno tentare anche di prolungare la gravidanza stando per attenti alle possibili infezioni.

LA ROTTURA DEL SACCO E INDOLORE
Quando si rompe il sacco, la quantità delle acque che fuoriesce, generalmente è molto abbondante. Se la rottura è totale, il flusso sarà sicuramente più intenso. Non avvertirai alcun dolore, sia nel caso in cui si rompano in modo spontaneo, oppure manualmente; questo perchè le sostanze che formano la membrana contenente acqua, non hanno terminazioni nervose.
Se le acque si perdono dopo che sono iniziate le contazioni, queste diventeranno più dolorose, ma ci ti consentirà di partorire più rapidamente.

DUE INDIZI IMPORTANTI
Nelle ultime settimane di gravidanza, è normale qualche perdita di urina e anche le perdite vaginali si fanno più abbondanti.
Per questo motivo, molte donne non riescono a capire se si tratta di perdite di liquido amniotico, oppure no.
Se hai dei dubbi a riguardo, prova a fare così:
E bene mettere sempre un assorbente igienico ed anche controllare ogni quanto si rende necessario cambiarlo. Se la perdita di liquido è abbondante, molto probabilmente si sono rotte e membrane.
Il liquido amniotico ha un odore molto particolare, del tutto diverso da quello tipico dellurina oppure delle classiche perdite vaginali.

QUANDO SI TRATTA DI UNA VERA URGENZA
Una volta perse le acque, non è necessario recarsi durgenza in ospedale. Bisogna per prima cosa considerare due fattori:
- LA QUANTITA Se la perdita di liquido non è abbondante (non è un flusso continuo, ma solo qualche goccia), puoi aspettare anche un paio di ore, prima di recarti in ospedale per essere certa che si tratti di membrane rotte e comunque se sei in dubbio recati in ospedale.
Se il liquido è intenso, anche se il liquido si mostra limpido, dovrai andare in ospedale.
- IL COLORE E proprio il colore del liquido che ti farà capire se cè urgenza di recarsi in ospedale.
Se il liquido appare limpido e incolore, puoi andare con relativa calma, ma se appare verdastro o rossastro, in questo caso dovrai recarti in ospedale al più presto, anche se la perdita di liquido è scarsa.
Se le acque non sono limpide, è a causa del meconio, la prima pop del bimbo, e in questo caso potrebbe essere un segnale di sofferenza fetale; ecco perchè devi andare subito in ospedale, dove i medici potranno veerificare il vostro stato di salute e decidere se procedere con un parto naturale oppure fare un cesareo.

E SE LE MEMBRANE NON SI ROMPONO DA SOLE?
Qualche volta il parto inizia con le contrazioni e con la perdita del tappo mucoso, ma le membrane non si rompono spontaneamente.
Solo a 15 donne su 100 le membrane si rompono prima che le contrazioni abbiano inizio, mentre nella maggior parte dei casi, si rompono quando la dilatazione è quasi completa.
Se questo non dovesse avvenire in nessuno dei due casi sopra citati, sarà lostetrica stessa oppure il tuo ginecologo a romperle (aminorexi). Non ti devi preoccupare perchè non sentirai dolore, sarà utilizzato un piccolo strumento in plastica, che viene introdotto in vagina.
Grazie a questa manovra, il parto si accellera, la testa dl bambino scende e si appoggia sullingresso del canale del parto, esercitando così una maggiore pressione sul collo dellutero, e le contrazioni diventano più efficaci